L’aspetto educativo emerge da una prospettiva nuova che ha a che fare con il gioco. Ecco mi si è aperto nella mente il concetto di “edutainment“, che così spesso ho sentito e usato io stesso quando si parla di qualcosa che combina istruzione e intrattenimento, o in parole più lapidarie: imparare divertendosi. Ed è efficace sia per gli adulti in ambienti aziendali che per i bambini, i ragazzi, i giovani in qualsiasi situazione.
Edutainment potrebbe essere un’altra parola per indicare il coinvolgimento nell’apprendimento. Oggi le scuole cercano modi per coinvolgere i propri studenti nei programmi didattici. Si tratta di un chiaro cambiamento rispetto a un’epoca in cui l’obiettivo era nutrire – quasi inondare – gli allievi con le informazioni che dovevano conservare. Imparare e poi esporre per essere valutati.
Nell’era dell’apprendimento edutainment, l’obiettivo è far sì che gli studenti si sentano entusiasti ed entusiasmati dall’apprendimento. Mescolare l’istruzione con l’intrattenimento è la chiave per raggiungere questo obiettivo.
La realtà virtuale in ambito didattico è una rivoluzione, né più né meno.
Nonostante sia divertente, l’edutainment è serio, professionale, scientificamente accurato. E il fatto che sia piacevole o divertente non significa che manchi di significato, al contrario.
Tornando all’officina virtuale allestita dal programma Itaca Education, mentre seguivo tutorial interattivi all’interno di quello specifico metaverso, vedevo le istruzioni passo dopo passo proiettate direttamente davanti ai miei occhi, consentendomi di apprendere le tecniche di lavorazione del metallo in modo pratico. Potevo sperimentare senza il timore di commettere errori irreparabili, rendendo l’apprendimento un processo meno intimidatorio.
La possibilità di utilizzare il tornio virtualmente, affrontando sfide e risolvendo problemi pratici, dal mio punto di vista consente di arricchire la comprensione dei concetti meccanici in modo nuovo.