La scuola di oggi e quella di domani, ne abbiamo parlato con Anna Laura Giannantonio, Dirigente Scolastica del Liceo “G. Da Procida” di Salerno.
Piano Scuola 4.0
- Il Piano Scuola 4.0 può rappresentare la vera svolta tecnologica e metodologica che la scuola attendeva?
Sicuramente negli ultimi anni il mondo della scuola si è reso protagonista di numerose iniziative volte alla implementazione delle tecnologie nella didattica, nonché delle connesse metodologie di insegnamento/apprendimento, allo scopo di incentivare la cultura del digitale negli studenti di ogni ordine e grado. Si pensi, ad esempio, all’introduzione della nuova figura dell’Animatore Digitale nella scuola, che ha proprio il compito di potenziare i saperi tecnologici dei docenti e di farsi promotore di prassi e metodologie curricolari innovative. Ciò nonostante, la rivoluzione digitale, a cui assistiamo tutti negli ultimi anni, va gestita sapientemente senza subirne il fascino in maniera acritica.
Infine, ritengo che occorra essere preparati, anzitutto, ad una reale cultura del cambiamento, affinché si cavalchi l’onda della modernità, senza lasciarsi travolgere dal suo impatto folgorante. In pratica, il proposito di ogni serio operatore del mondo della scuola dovrebbe essere quello di filtrare e interpretare la portata dei processi innovativi per accompagnare in maniera significativa l’evoluzione della società e la crescita culturale delle future generazioni.
La scuola italiana, tra gap da colmare ed esperienze da valorizzare
- A quale modello tende la scuola italiana?
Sono fermamente convinta che l’Italia negli ultimi anni stia tentando di colmare il gap culturale che la distanzia dagli altri Paesi, in particolare quelli del Nord Europa, ben noti per aver avviato da diversi decenni processi tecnologici sofisticati e avanzati. Pensiamo, ad esempio, al modello di scuola finlandese che è all’avanguardia rispetto a tutti gli altri Paesi europei.
- Quali sono i gap da colmare?
Occorre ancora lavorare molto per far maturare nel docente una piena consapevolezza e competenza nell’uso degli strumenti tecnologici, che si coniughi in maniera significativa con le altre istanze culturali e pedagogiche richieste dal mondo della scuola. Altresì, ritengo che occorra garantire la massima innovazione degli edifici scolastici dal punto di vista strutturale, poiché non è sempre possibile ottenere risultati stabili e duraturi in termini didattici, se le moderne tecnologie non trovano ambienti idonei ad accoglierle per sfruttarne appieno le potenzialità.
- Quali sono le esperienze da valorizzare?
La moderna evoluzione della didattica in senso tecnologico deve essere assolutamente incentivata nel mondo della scuola attraverso la valorizzazione delle buone pratiche, affinché si diffonda in maniera capillare. Già da anni al Liceo Da Procida, ad esempio, si lavora per proporre agli studenti numerose attività di orientamento legate a modelli culturali in cui le avanzate tecnologie sono alla base delle discipline scientifiche. Ritengo che la reale portata della tecnologia possa integrarsi in maniera sinergica ai saperi disciplinari tradizionalmente intesi, per orientare gli studenti alle professioni del futuro. Di certo, le nuove figure di Tutor e Orientatore, introdotte quest’anno dal Ministero, dovranno misurarsi con il significativo impatto causato dalle tecnologie nel mondo della scuola.
La scuola di oggi e quella di domani
- Tre parole per la scuola di oggi e tre per quella di domani…
Per la scuola di oggi:
- transizione verso il futuro
- cambiamento sociale
- innovazione culturale e tecnologica
Per la scuola di domani:
- connessioni culturali
- integrazioni multi/trans disciplinari
- educazione digitale permanente